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DELEGA SULLE DROGHE AL PRESIDENTE MATTEO RENZI

Plaudono comunità di recupero, associazioni scientifiche e professionali e realtà di volontariato sociale

CONTINUITA’ NELL’INNOVAZIONE

Noi tutti che ci occupiamo di tossicodipendenza dal punto di vista della prevenzione e del recupero non possiamo che accogliere con soddisfazione la decisione del Presidente del Consiglio Matteo Renzi di assumere le deleghe in materia di droga.

Siamo convinti che, in questo modo, il premier voglia mettersi in gioco direttamente, valutando l’importanza di un problema che attraversa la vita e le sofferenze di tante famiglie e di tante persone che, attraverso questa decisione, possono trovare la giusta considerazione anche in questo nuovo Governo.

Conosciamo la sensibilità del Presidente su questa materia e il suo desiderio di ascoltare sempre l’opinione delle persone, soprattutto di quelle che vivono momenti di grande difficoltà, come la tragica presenza della droga in famiglia, e che spesso non hanno trovato nelle Istituzioni e nella politica l’appoggio necessario e strumenti per affrontare in modo efficace quella che per loro è una tragedia.

Siamo grati al Dipartimento politiche antidroga per aver affrontato in maniera seria il problema delle dipendenze, dando respiro a iniziative internazionali mai viste prima di ora, in collaborazione con l’Onu, i grandi Istituti di Ricerca Internazionali, gli studiosi e gli scienziati più autorevoli in questo settore.

Il Sistema di allerta rapido costruito in questi anni ha consentito di perfezionare e aggiornare in tempo reale numero e tipologia delle tante sostanze stupefacenti che oggi circolano tra i giovani, compresi i derivati sintetici della cannabis e le nuove sostanze diffuse anche in internet.

Chiediamo al Presidente di non sottovalutare la diffusione della cannabis, in particolare tra gli adolescenti, in forte aumento secondo le ultime ricerche disponibili.
Siamo convinti, grazie a un’esperienza quarantennale a fianco di giovani distrutti anche da queste sostanze, che il loro “sdoganamento” anche dal punto legislativo non possa che portare ad un aumento della loro diffusione, come confermano anche ricerche indipendenti.

La strada tracciata in questi ultimi anni è di respiro europeo, una strada che prende in considerazione anche una profonda riforma dei servizi, ma soprattutto della filosofia dell’approccio alle droghe, verso una sempre maggiore valorizzazione e recupero totale della persona, e non una semplice cronicizzazione farmacologica.
È necessario investire di più sulla prevenzione che deve essere sempre più precoce e fondata su modelli educativi e di supporto alla famiglia.

Siamo certi che Matteo Renzi, in qualità di Primo Ministro, voglia confermare questo approccio, orientato alla difesa della dignità delle fasce più deboli e abbandonate della nostra società e, in particolare dai giovani, che aspettano risposte concrete di vita e lavoro e non “canne libere” da questo governo.


11 Aprile 2014
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