È stata poi la volta di due psichiatri. Ernesto Caffo ha portato a WeFree l’esperienza del Telefono Azzurro, definendola: “Scuola e famiglia ancora oggi faticano a rispondere alle nuove sfide portate dalla rete: bullismo, violenza domestica e violenza sessuale, che i bambini ci segnalano già dai 7-8 anni di età. In rete i minori sono più esposti perché si abbattono le differenze generazionali. Sopratutto sul piano sessuale, come dimostra la facilità con cui cadono nella trappola del sexting”. Alessandro Vento ha incentrato il suo intervento sulla figura del care giver;
spiegando che “lo sviluppo cerebrale si completa entro i 25-27 anni, traumi e fattori di disturbo in questa fase sono rilevanti.
L’adolescente ha una tendenza molto forte all’esperienza ma poca ‘prudenza’, quindi per la sua piena maturazione e per lo sviluppo della corteccia frontale è essenziale un costante aiuto da parte della società e dei pari”. Gli ultimi due interventi del forum hanno infine colto alcuni aspetti di carattere sociologico. Alessia Bertolozzi ha riportato alcuni risultati di uno studio sui centri antiviolenza della regione Marche, “da cui emerge che circa un maltrattante su tre ha problemi di dipendenza e anche tra le vittime c’è una frequenza significativa di abuso”.
Concetto raccolto da Antonio Boschini, responsabile terapeutico di San Patrignano, che in riferimento agli ospiti della Comunità ha evidenziato: “Circa il 40% dei nostri ragazzi ha genitori separati e il 25% ha un padre con problemi di dipendenza, mentre per le madri la quota è sotto il 10%. Con un rapporto invertito, il 15% ha una madre con disturbi psichiatrici, il 6% il padre. Si rileva poi una frequenza significativa di persone che provengono da famiglie con problemi socio-economici e con realtà di disturbi del comportamento alimentare, di problematiche di identità di genere e di abuso sessuale”.
Al termine, la consegna degli attestati che sanciscono la conclusione della prima parte del progetto del parenting program, volto a favorire un miglior rapporto fra genitori ex tossicodipendenti e i loro figli. A cui ha preso parte anche la vicepresidente della regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini.
Nel pomeriggio invece l’incontro degli studenti con realtà sociali provenienti da tutto il mondo e con alcuni loro beniamini. Con i LandLord e Marco ed Elisa hanno parlato dei talent show come occasioni per realizzarsi. Lo scrittore Marco Missiroli, il professore Enrico Galliano e il conduttore radiofonico Matteo Caccia si sono confrontati sull’importanza del racconto come modalità di comunicazione.
Nel forum di domani invece si analizzerà quando come la droga può accendere e nutrire la criminalità. A intervenire saranno Cindy J. Smith, Direttrice UNICRI – United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute; Nicola Gratteri, procuratore capo Catanzaro; Franco Taverna, Fondazione Exodus Onlus; Giulio Maira, neurochirurgo e Presidente Fondazione Atena Onlus; Roberta Bruzzone, criminologa; Alessandro Meluzzi, psichiatra; Sido Bonfatti, Presidente Banca Carim. A incontrare gli studenti invece l’attrice Cristiana Capotondi e l’attore Niccolò Agliardi.