La tappa dello spettacolo, che rientra nel progetto WePAD promosso dal Dipartimento Politiche Antidroga, con il Ministero dell’Istruzione e l’Istituto Tecnico Economico “R. Valturio” di Rimini, è stata realizzata in collaborazione con l’Ufficio XI – Ambito Territoriale di Taranto e l’associazione legata a San Patrignano “Ridatemi il sorriso”, nata lo scorso giugno a Carosino (via Roma 4, mail [email protected]).
«Il numero di richieste ricevute negli ultimi mesi – spiega il responsabile dell’associazione Vincenzo Tanese – è stata la prova di quanto la nascita dell’associazione fosse necessaria. Non solo per la provincia tarantina, ma per l’intera regione. Tanto è vero che stiamo seguendo ragazzi provenienti da tutte le province, da Foggia a Lecce. Si tratta di ragazzi e ragazze tra i venti e i quarant’anni, con un passato di droga legato specialmente all’uso di cannabis, cocaina ed eroina, mentre non sono particolarmente numerosi i casi di dipendenza da droghe sintetiche».
Un impegno nel recupero a cui San Patrignano affianca il progetto di prevenzione Wefree, con spettacoli teatrali incentrati sulle storie di alcuni ragazzi al termine del loro percorso di recupero. A raccontarsi in “Fughe da Fermi” è Nicolò, 26 anni, originario di Fermo, appena adolescente quando si avvicina alla droga per poi cadere nel tunnel della dipendenza, superata a San Patrignano.
È attraverso la sua storia e le sue parole, rivolte a ragazzi poco più giovani, che passa il messaggio di prevenzione, non solo un insegnamento ma una condivisione del dolore provocato dalla dipendenza. In un percorso narrativo arricchito da videoclip e momenti di musica dal vivo, scanditi dalla conduzione di Pascal La Delfa, regista e fondatore della prima scuola Nazionale di Operatori di Teatro Sociale, patrocinata dall’Ente Teatrale Italiano.
Dal 2002, i format teatrali di prevenzione inseriti nel progetto WeFree si sono sviluppati in oltre 400 tappe, con la partecipazione e il coinvolgimento attivo di più di 230 mila studenti nelle scuole medie e superiori.
Il dialogo può proseguire anche sul web grazie al sito www.wefree.it.
Ufficio stampa San Patrignano