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Artisti nel decoro

Dalla lavorazione della pelle a quella del legno barrique fino alla produzione di pregiata carta da parati: il settore delle decorazioni è un vero laboratorio dove creatività e artigianalità rappresentano uno stimolo costante per i ragazzi di San Patrignano.

Il settore delle decorazioni di San Patrignano è un luogo fuori dal tempo. Uno spazio in cui si conserva e si coltiva ancora la manualità e l’artigianalità dei mestieri antichi ed, ormai, in via d’estinzione. Camminare al suo interno significa imbattersi in un miscuglio di suoni e di odori tipici di una bottega, dove la sfida con la materia e l’impegno nell’imprimergli una forma ed una direzione non cessano mai, si ripropongono ogni giorno con problematiche specifiche e nuove sfumature.

«I ragazzi affrontano un mestiere particolare, che li costringe continuamente a mettersi in discussione e a tirare fuori il proprio ingegno personale – spiega Sandro Pieri, uno dei responsabili del settore – nel lavoro artigianale non esistono soluzioni pronte e di fronte ai problemi e agli ostacoli, l’unica cosa da fare è andare per tentativi e sporcarsi le mani. Ciò rappresenta per loro una sfida, una fonte di stimoli, una vera palestra di vita dal punto di vista sia professionale che umano». Da una parte, infatti, ci sono mani inizialmente inesperte e che, con il tempo, si fanno sempre più abili e pratiche, dall’altra, invece, cuori che si scoprono contagiati da un’inaspettata passione per la vita. Con la gradualità e la pazienza necessaria al raggiungimento di grandi traguardi, i ragazzi apprendono così competenze specifiche, preziose ed, allo stesso tempo, fanno un importante lavoro su se stessi. Acquisiscono fiducia nelle proprie potenzialità e, cosa non da poco, imparano a fidarsi delle persone che hanno a fianco. «Uno degli aspetti più interessanti di questo settore è che qui nessuno lavora mai da solo. Si tratta di creazioni a catena, in cui il contributo di ciascuno è indispensabile all’altro – spiega ancora Pieri – e questa è una condizione che dà vita a dinamiche stupende, che costringono ogni ragazzo a liberarsi del proprio finto ego e a riconoscere nel proprio “collega” un valore e una risorsa».

Le decorazioni portano avanti differenti attività. Pelletteria, falegnameria e realizzazione di carta da parati. Negli anni ciascuno di questi microsettori ha accumulato grande esperienza legando, spesso, il proprio nome a progetti e professionisti di grande fama. Nell’area della pelletteria le collaborazioni con importanti marchi della moda sono all’ordine del giorno. Per Ferragamo, ad esempio, è attiva una produzione in conto terzi, volta alla realizzazione di borse. «È un progetto molto importante dal punto di vista formativo essendo incentrato sulla realizzazione di un unico modello – spiega Clara Poli, una delle responsabili – ciò permette alle ragazze di specializzarsi con competenza in tutte le fasi di lavorazione, dal taglio alla rifinitura». Un’altra importante sinergia è quella con Tod’s, che da due anni accompagna il settore, attraverso il suo staff di designer e stilisti, nella realizzazione di borse e portafogli che vengono venduti all’esterno con il marchio di San Patrignano. In falegnameria, invece, il protagonista assoluto è il legno barrique.

Alcuni anni fa, da questo materiale sono state realizzate collezioni di mobili di grande decoro (si tratta del progetto La terza vita del legno). Oggi, invece, l’attività è orientata a collezioni di oggettistica e regalistica. Infine, il quadro si chiude con l’area dedicata alla carta da parati dove, tra produzione manuale e da stampa digitale, il sapere antico si mescola a quello moderno. Quest’ultima attività, rispetto alle altre, è quella che più rimane in sordina e a digiuno da riconoscimenti ufficiali. Infatti, i clienti che commissionano i lavori tramite importanti architetti (Peter Marino, Studio Pinto, Natalia Bianchi e Giovanna Bianco), sono talmente gelosi e orgogliosi da richiederne l’assoluta esclusiva. Quindi nessuna pubblicazione su riviste di settore e zero pubblicità. Tutto rimane avvolto nel mistero, o meglio, tutto rimane racchiuso tra le pareti di quelle case, di quelle ville e di quei palazzi che, in ogni parte del mondo, da San Paolo a New York, passando per diverse capitali europee, hanno potuto rivestirsi delle pregiatissime carte da parati di Sanpa.


11 Aprile 2018
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