In Francia è un nuovo allarme: adolescenti che arrivano al pronto soccorso in coma etilico dopo aver buttato giù d’un fiato superalcolici di vario tipo. Gli esperti lo chiamano Binge drinking, ovvero il bere rapido, spesso a stomaco vuoto, fatto con il solo scopo di ubriacarsi e perdere i freni inibitori.
Una pratica da tempo nota in Inghilterra che ora si diffonde anche nell’Europa Continentale.
Sono i numeri a dirlo: oltre un terzo degli studenti di terza media francesi si è già ubriacato almeno una volta, e tra i 15 e i 18 anni è il 28% che ammette di aver esagerato almeno 5 volte nell’ultimo anno.
I primi imputati di questo eccesso sempre più precoce sono i cosiddetti alcolpops: mix di superalcolici dal sapore dolce e fruttato, dalla media gradazione alcolica e dal prezzo contenuto. Secondo la legge francese, bisognerebbe avere 16 anni per comprarli, ma di fatto è assolutamente facile per un ragazzino aggirare questa norma. La facile reperibilità comunque non può costituire da sola la causa: è soprattutto la modalità del consumo a costituire il problema.
Ecco perché non basterà agire sulla distribuzione: sarà la responsabilizzazione dei giovani rispetto all’alcol e ai suoi effetti a fare la differenza.