Dona ora Acquista i prodotti

Cannabis resta la porta d’accesso privilegiata alle droghe, non bisogna abbassare la guardia

Nota della Comunità di San Patrignano che commenta la Relazione al Parlamento sulle Tossicodipendenze diffusa dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri (di cui sotto trovate una sintesi).

“Non ci sorprende l’allarme per l’aumento del consumo di droghe fra i giovani, come emerso dalla Relazione al Parlamento 2013 del Dipartimento Politiche Antidroga. Un aumento che riguarda la cannabis, e che a cascata interessa anche tutte le altre sostanze stupefacenti. Che la cannabis sia una porta d’accesso privilegiata all’uso delle altre droghe d’altronde è dimostrato da più ricerche scientifiche e dalle evidenze di San Patrignano, che rappresenta oggi il più importante centro antidroga d’Europa, dove il 96% dei 1300 ragazzi presenti ha fatto uso di hashish.

Quello che ci spaventa è che, al di là di questo allarme, il tema della lotta alle droghe possa cadere nuovamente nel dimenticatoio. La situazione emersa dalla Relazione riflette una società in cui la droga è considerata dai più un problema marginale, quando non un normale vizio. Il livello di attenzione verso questa problematica è in calo, come dimostrato dalla diminuzione di fondi dedicati alla prevenzione, missione che invece risulta essenziale per la nostra Comunità, impegnata in prima linea con il progetto WeFree (il programma dedicato alla prevenzione nelle scuole e verso i giovani attivo da 8 anni).

Sappiamo bene quanti giovanissimi incontrino troppo facilmente le sostanze. Nella nostra Comunità abbiamo infatti creato un centro per ragazzi minorenni tossicodipendenti che accoglie 27 ragazzi e che stiamo ampliando per poter rispondere alla crescente domanda di aiuto. Tutti giovanissimi che avevano trovato nelle sostanze un modo per riempire il vuoto della loro vita, una risposta sbagliata al loro disagio.

Un disagio che è lo stesso dei tanti ragazzi che, come messo in evidenza dalla Relazione, associano all’uso di droghe la dipendenza dal gioco. Se il 35,2% dei giovani che gioca quasi ogni giorno fa anche uso di sostanze stupefacenti, allora il nesso è evidente. Dietro questo la mancanza di valori, l’assenza di una corretta educazione alla vita. Per questo oltre che come comunità antidroga, San Patrignano intende sempre più porsi come realtà in grado di offrire un sostegno dal punto di vista educativo a tutti quei giovani che avanzano una richiesta d’aiuto”.

Dall’ANSA:
Relazione a Parlamento 2013; allerta su internet e gioco azzardo

ROMA, 24 LUG – Prosegue anche quest’anno il trend del calo dei consumi di sostanze stupefacenti in Italia, ma tra i giovani la cannabis ha ripreso appeal nell’ultimo anno: si registra, infatti, un incremento di 2,29 punti percentuali rispetto al 2012. In tanti la comprano su internet dove i siti che offrono sostanze o ne promuovono l’uso hanno abbondantemente superato nel corso di quest’anno le 800.000 unità. E c’è un evidente nesso tra gioco d’azzardo e consumo di droghe: gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano (17,5%).
E’ il quadro che emerge dalla relazione al Parlamento 2013 del Dipartimento antidroga.
DROGHE E GIOVANI – L’indagine 2013 sulla popolazione studentesca (un campione di 34.385 soggetti tra i 15-19 anni) rileva le seguenti percentuali di consumatori (una o più volte negli ultimi 12 mesi): cannabis 21.43%, (19,4% nel 2012), cocaina 2,01% (1,86% nel 2012), eroina 0,33% (0,32% nel 2012), stimolanti metamfetamine e/o ecstasy 1,33% (1,12% nel 2012) e allucinogeni 2,08% (1,72% nel 2012).
CANNABIS OFFRESI SU INTERNET – Si stima che il numero dei siti tematici che offrono sostanze o ne promuovono l’uso, abbia abbondantemente superato nel corso di quest’anno le 800.000 unità. Una decisa progressione se si ricorda il dato riferito al 2008 di circa 200.000. L’analisi ha messo in relazione l’andamento in crescita dei siti dal 2008 al 2013 che pubblicizzano in vario modo l’uso di cannabis con l’andamento dei consumi nella popolazione tra i 15 e i 19 anni. Questa fascia di età, infatti, è quella che più utilizza internet e frequenta i social network. Questi siti, spesso, offrono contemporaneamente anche altre sostanze stupefacenti quali oppiacei cocaina, cannabinoidi sintetici, mefredone, piperazine etc.
MONITORATE NUOVE DROGHE SINTETICHE – L’indagine ha rilevato l’esistenza di un nuovo mercato in espansione (quasi esclusivamente gestito via internet), ma che attualmente è sotto
controllo attraverso il Sistema Nazionale di Allerta Precoce del DPA che ha identificato oltre 250 nuove molecole in entrata sul territorio italiano ed europeo come i cannabinoidi sintetici, catinoni, fenetilamine, piperazine e metossietamine. In collaborazione con il Ministero della Salute, queste nuove droghe sintetiche sono state tabellate e quindi rese illecite e di conseguenza sequestrabili.
TOSSICODIPENDENTI IN TRATTAMENTO – L’eta’ dei nuovi utenti è di circa 34 anni, con un arrivo sempre più tardivo rispetto agli anni precedenti. Le sostanze primarie maggiormente utilizzate dagli utenti in trattamento risultano essere il 74,4% oppiacei, il 14,8% cocaina e l’8,7% cannabis. Le sostanze secondarie sono state la cannabis (30,5%) e la cocaina (28,5%).
TOSSICODIPENDENTI IN CARCERE – Un ulteriore aspetto rilevante dell’indagine e’ quello che riguarda il problema dei tossicodipendenti in carcere, per i quali e’ necessario utilizzare maggiormente le misure alternative al regime carcerario. Secondo dati del Dap, nel 2012 gli ingressi in carcere di soggetti con problemi socio-sanitari correlati alla droga hanno subito una riduzione passando da 22.413 a 18.285 (-18,4%). Il 34,5% dei soggetti entrati in carcere nel 2012 per reati in violazione alla normativa per gli stupefacenti sono usciti in libertà nel corso dell’anno.
GAMBLER GIA’ ALLE SUPERIORI – Si stima che nel 2013 circa 1.250.000 studenti delle superiori abbiano partecipato ad almeno un gioco d’azzardo. Dalla ricerca emerge che maggiore è lo stadio del gioco d’azzardo, maggiore è il consumo di droghe: gli adolescenti con comportamenti di gioco patologico hanno un uso contemporaneo di sostanze stupefacenti pari al 41,7% rispetto ai loro coetanei che non giocano, che presentano invece una prevalenza di uso di sostanze molto più bassa e statisticamente significativa pari a 17,5%. Lotterie istantanee, Gratta e Vinci, Win for life, si attestano tra i giochi affrontati annualmente con una percentuale del 26,4%; seguono Lotto e Superenalotto con il 13.7%.
GIOCO D’AZZARDO E POLICONSUMO – Il Dipartimento sottolinea che esiste una interessante e preoccupante associazione tra la frequenza della pratica del gioco d’azzardo e il consumo di sostanze, che mostra una correlazione lineare tra le due, sia nella popolazione giovanile (15-19) sia in quella generale (15-64). Sempre secondo i dati del Dpa del 2013, il 35,2% degli studenti che gioca ogni giorno o quasi, fa anche uso di sostanze stupefacenti.


24 Luglio 2013
condividi
Iscriviti alla Newsletter e resta in contatto con noi!