Solo fino a pochi anni fa, l’unica preoccupazione era quella, invece, di trovare la dose per arrivare tranquilli a sera.
Pare una legge del contrappasso quella che sta portando i ragazzi di San Patrignano a specializzarsi in Operatori Socio Sanitari, dove la cura dell’altro è la caratteristica principale dell’attività.
Il corso, iniziato a dicembre 2013 e che terminerà in ottobre, prevede 1000 ore di lezione, suddivise in 550 ore d’aula e 450 di stage, suddivise in due tirocini formativi prima in strutture socioassistenziali e poi sanitarie di Rimini e territorio.
18 i ragazzi impegnati che hanno appena concluso il tirocinio nelle strutture socioassistenziali come l’Elleuno, l’Asp Valloni, il San Fortunato, il Concura e l’Akkanto.
Proprio ieri i responsabili di questi centri sono stati in visita in Comunità.
Un modo per San Patrignano per ringraziarli della disponibilità che hanno sempre concesso in occasione di questi corsi formativi.
«E’ sempre un piacere insegnare il nostro mestiere ai ragazzi della Comunità – ha spiegato la Dottoressa Paola Parri dell’Akkanto – Spesso hanno una marcia in più.
L’aver già fatto assistenza in Degenza all’interno del Centro Medico della Comunità, fa sì che arrivino a noi con un livello di preparazione già superiore alla media».
«Allo stesso tempo, probabilmente per l’esperienza personale che hanno vissuto, riescono ad approcciarsi anche nel miglior modo ai nostri ospiti- continua la Dottoressa Manuela Graziani dell’Asp Valloni
«Noi ci occupiamo di anziani e i ragazzi nel tempo hanno dimostrato di aver particolare attenzione al lavoro che svolgiamo ogni giorno, tanto che ad oggi abbiamo già assunto due ragazzi di San Patrignano che avevano svolto il tirocinio da noi».
L’ennesima opportunità di formazione per i giovani della Comunità, che grazie a questa specializzazione ampliano le chance di reinserirsi al meglio nella società. «Mai avevamo pensato di intraprendere questa strada – spiegano Valentina e Haikel due ragazzi di San Patrignano che stanno seguendo il corso Oss – C’era la paura di affezionarsi, di non essere all’altezza.
Invece abbiamo scoperto che in questo lavoro è quasi più ciò che ricevi di quello che dai.