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Il doppio binario della solidarietà

Il Progetto di Solidarietà San Patrignano-Caritas Ambrosiana

San Patrignano supporta il progetto Refettorio Ambrosiano ospitando nel suo spazio milanese in piazza Sant’Erasmo 3 l’esposizione dei bozzetti, dei pannelli artistici e dei prototipi dei tavoli firmati da 13 architetti e designer. Un evento costruito su un doppio binario di solidarietà, San Patrignano-Caritas Ambrosiana che si inaugura martedì 27 gennaio, alle 18.30, con una presentazione intesa a promuovere la vendita dei tavoli realizzati finalizzata a raccogliere fondi a sostegno dell’iniziativa benefica.

Il Refettorio Ambrosiano sarà un nuovo spazio di accoglienza per i poveri, una mensa che con la sua bellezza sottolinei il diritto di ogni persona alla vita dignitosa.

L’idea unisce le eccellenze della cucina, dell’arte e del design in un progetto promosso dalla Diocesi di Milano e Caritas Ambrosiana offerto a chi si trova in difficoltà e insieme un gesto educativo nei confronti del cibo in vista dell’evento EXPO 2015. Riconoscendosi pienamente nei valori espressi nell’iniziativa, San Patrignano ha deciso di aderire offrendo il proprio contributo.

“L’essere insieme a San Patrignano si traduce nel tendere sempre alla partecipazione allargata dove tutti si sentono parte di un grande progetto di solidarietà e di cambiamento. Una trasformazione guidata dall’intenzione di riportare l’uomo al centro. Questa la prospettiva che ha convinto San Patrignano ad aderire all’iniziativa del Refettorio. L’idea che l’uomo torni a essere il fine e non il mezzo. Il pensiero a fondamento di una nuova fratellanza possibile e oggi più che mai necessaria” spiega Marco Stefanini, responsabile del San Patrignano Design Lab.

Nel quartiere Greco, un ex-teatro degli anni Trenta, annesso alla parrocchia di San Martino, si trasformerà in un refettorio gestito dalla Caritas Ambrosiana e che nei primi mesi di EXPO 2015 ospiterà 40 tra i più famosi chef. A loro sarà affidato il compito di creare ricette utilizzando le eccedenze della grande esposizione.

Coinvolgimenti

Il Refettorio Ambrosiano nasce dalle intuizioni dello chef Massimo Bottura e del regista Davide Rampello, che da subito hanno coinvolto la Diocesi, e in particolare la Caritas, per tradurre in concreto questa originale idea di solidarietà, alla quale si sono unite le eccellenze dell’arte, della cultura e della cucina.

Il Refettorio Ambrosiano ha visto in azione il Politecnico di Milano che ne ha curato la ristrutturazione. Gli ambienti saranno impreziositi da opere d’arte create per l’occasione da alcuni dei principali artisti contemporanei: Enzo Cucchi, Carlo Benvenuto, Maurizio Nannucci, Mimmo Paladino, Gaetano Pesce.
Nel grande salone centrale saranno disposti i 13 grandi tavoli realizzati dai più importanti designer italiani: Antonio Citterio, Mario Bellini, Pierluigi Cerri e Philippe Casens, Aldo Cibic, Michele De Lucchi, Giulio Iacchetti, Piero Lissoni, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Franco e Matteo Origoni, Italo Rota, Dwan Terry, Patricia Urquiola. Matteo Thun ha curato invece la boiserie in legno che andrà a rivestire lo spazio interno della mensa.
Al progetto hanno aderito i più noti marchi italiani: Alessi, Artemide, Eataly, Kartell, KME Group, Lavazza, Riva1920, San Pellegrino, Banzai Consulting, Etruria Design, Poliform Varenna, Sotheby’s. L’editore Skira documenterà tutte le fasi dell’iniziativa in una pubblicazione.


27 Gennaio 2015
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