“Dalla denuncia alla proposta: gli attori del sistema insieme avviano la riflessione sulla riforma della normativa sulle droghe DPR 309/90”
Una proposta concreta di revisione della legge sulle droghe, la legge 309 del 1990. E’ quanto hanno presentato oggi a Roma, presso la Camera dei Deputati e alla presenza di parlamentari di diversi gruppi, le principali reti dei servizi del pubblico e del privato sociale che in questi mesi hanno lavorato assieme: il coordinamento Nazionale dei coordinamenti regionali che operano nel campo dei trattamenti delle Dipendenze (Intercear), la Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict), il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca), l’Associazione nazionale comunità terapeutiche pubbliche per le dipendenze patologiche (Ascodip), FederSerd, la Società italiana patologie da dipendenza (Sipad), la Società italiana tossicodipendenze (Sidt), San Patrignano, Comunità Incontro, Exodus, Comunità Emmanuel, Associazione Saman.
Il gruppo di lavoro, che ha visto unirsi non solo pubblico e privato, ma anche società di ricerca nel campo delle dipendenze, ha presentato congiuntamente le prime linee di revisione di una normativa ormai datata e incapace di cogliere tutti i mutamenti in atto. Le dipendenze in Italia, e non solo, rappresentano oggi una vera e propria pandemia rispetto la quale l’azione di contrasto dell’offerta non è da sola sufficiente: occorre invece ridisegnare e tornare ad investire sul sistema dei servizi, dalla prevenzione, alla cura e riabilitazione sino al reinserimento sociale e lavorativo.
Partendo da questo assunto, per la prima volta tutti gli attori del sistema hanno deciso di non limitarsi a denunciare carenze e difficoltà del settore, ma di assumere in proprio la responsabilità di una prima ipotesi di revisione riferita esclusivamente al sistema dei servizi.
Il lavoro di rivisitazione parte quindi dai tre fondamenti sotto indicati:
Il rifinanziamento del fondo di intervento per la lotta alla droga (previsto dalla 45/99 all’art.127), rappresenta in questo momento una necessità imprescindibile, riconosciuta unanimamente da tutti gli attori del sistema per un reale rilancio della sfida alle dipendenze.
Si propone, inoltre, una razionalizzazione del sistema tariffario, che oggi rappresenta un punto debole nei servizi dei diversi territori regionali, disomogeneo e spesso insufficiente a rispondere alla necessità di garantire un servizio qualitativo globale e integrato, alla luce delle nuove sfide e delle complessità sempre maggiori che i servizi devono affrontare.
Il lavoro presentato vuole essere un primo punto di partenza per avviare un confronto su una condivisa progettualità capace di coinvolgere tutti gli attori del sistema. Nei prossimi giorni la bozza di testo sarà ulteriormente condivisa con tutti i protagonisti del settore per poi essere trasmessa ai gruppi parlamentari con l’obbiettivo di avviare il dibattito verso, si auspica, una nuova stagione per i servizi per le dipendenze in Italia.