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Mille ore per diventare OSS

Professionisti della cura si diventa. Lo dimostrano i venti ragazzi e ragazze provenienti da tutta Italia, tra cui anche un bielorusso, un serbo e un colombiano, che durante il percorso di recupero in Comunità hanno scelto di partecipare al corso per Operatore Socio Sanitario (OSS).

La formazione è resa possibile grazie a EASL, International Liver Foundation, organizzazione internazionale no-profit impegnata in attività di ricerca ed educazione in merito alle patologie del fegato, e Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo. Una formazione per un totale di 1000 ore suddivisa in 13 moduli spalmati su un arco temporale di dieci mesi.

“E’ sicuramente un’ottima opportunità per i ragazzi – spiega Lorenzo Luciani, responsabile della formazione di San Patrignano – la figura di OSS è un profilo molto richiesto nel mercato del lavoro, che richiede competenze specifiche e un’attenzione agli altri che già a San Patrignano viene sollecitata e fa parte del percorso educativo. Il corso completa, attraverso il raggiungimento dell’attestato, la motivazione dei ragazzi nello svolgere una professione di aiuto”.

I metodi di insegnamento comprenderanno: lezioni teoriche e pratiche, studi di casi, simulazioni ed esercizio pratico di diversi tipi di assistenza con diversi tipi di pazienti. Il corso includerà anche la partecipazione a due diversi stage utili ad approfondire aspetti sociali e sanitari del lavoro di assistente sanitario. La parte sociale coinvolgerà il reparto degenza del Centro medico di San Patrignano dove sono ricoverati pazienti affetti da patologie derivanti dall’uso di sostanze e per la parte sanitaria l’Ospedale Infermi di Rimini.

L’operatore socio sanitario è una qualifica riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna per chi svolge attività rivolte alla cura e fornisce un supporto infermieristico nell’assistenza di base.


25 Febbraio 2019
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