L’iniziativa è parte del più ampio accordo tra il Governo del Qatar, rappresentato dal Dr. Mohammed Al-Thani, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica al Consiglio Superiore di Sanità e Presidente della Commissione consultiva nazionale per l’istituzione di centri di riabilitazione dalle tossicodipendenze, e la Comunità di San Patrignano, rappresentata da Letizia Moratti in qualità di ambasciatrice nel mondo della stessa.
L’accordo nasce con l’obiettivo di sviluppare la cooperazione internazionale portando il know-how della Comunità nel recupero e nella prevenzione delle tossicodipendenze ai paesi del mondo arabo, dove il problema delle droghe sta assumendo sempre maggior rilievo insieme al bisogno urgente di operatori che seguano un iter formativo altamente specializzato.
In dettaglio, l’accordo prevede la sigla di un Memorandum of Understanding tra San Patrignano e il Centro di Trattamento e Riabilitazione di Doha. Il Centro di Riabilitazione di Doha avrà la possibilità di mettere a disposizione dei cittadini del Qatar le cure riabilitative gratuite presso San Patrignano, oltre che l’opportunità di partecipare alla formazione del personale e a ricerche scientifiche organizzate dalla Comunità.
Per San Patrignano, che ospita circa 1.300 persone e rappresenta ad oggi il più importante centro antidroga d’Europa, tale accordo rientra in un più ampio progetto di promozione della formazione e del servizio sociale a livello internazionale.
Il Qatar è il primo Paese che ha l’opportunità di accedere al Master di operatore Socio-Riabilitativo nel campo delle tossicodipendenze, avviato grazie alla collaborazione tra San Patrignano e l’Università Telematica Uninettuno di Roma, che offre la possibilità di assistere a corsi di formazione via internet in 4 lingue (arabo, francese, inglese, italiano). Il Qatar diventerà inoltre promotore attivo del progetto verso gli altri Paesi del Golfo, consentendo di ampliare la sua rilevanza nell’area.
L’Ambasciatore d’Italia in Qatar Guido De Sanctis ha salutato l’accordo dichiarando: “Italia e Qatar intrattengono intensi rapporti sul piano politico ed economico, cui si aggiunge oggi un’importante collaborazione sul piano sociale, fondamentale per sviluppare tali rapporti in modo armonioso. San Patrignano è un’ulteriore dimostrazione della capacità dell’Italia di portare all’estero i propri esempi di eccellenza”.
Letizia Moratti, ambasciatrice della Comunità (nominata nel 2000 Goodwill Ambassador dall’Onu), ha commentato: “E’ importante che il Qatar, Paese all’avanguardia nell’educazione e nella ricerca, intenda potenziare gli strumenti di contrasto del consumo di droga avvalendosi della collaborazione ed esperienza di San Patrignano. Gli ottimi risultati ottenuti attraverso il modello terapeutico della Comunità, già riconosciuti a livello europeo, possono ora essere sviluppati anche in Qatar dove l’emergenza delle droghe è crescente. Solo stipulando cooperazioni internazionali di questo livello, saremo in grado di fare realmente fronte comune nella prevenzione, lotta e recupero dalle tossicodipendenze a livello mondiale”.
“A San Patrignano – ha aggiunto il Dr. Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità – il tossicodipendente è sottoposto a un percorso educativo e non farmacologico. Tuttavia l’uso di droghe provoca malattie gravi, studiate nel Centro Medico della Comunità che dispone di una delle banche dati più importanti al mondo sulla tossicodipendenza, sia per numero di soggetti (oltre 20 mila, di cui 3.800 affetti da HIV), sia per ricchezza di dati clinici”.
Dal 2007 ad oggi, San Patrignano ha accolto in forma totalmente gratuita, senza oneri né per le famiglie né per lo Stato, oltre 20.000 persone provenienti da centinaia di diverse nazioni, offrendo loro una casa, l’assistenza sanitaria e legale, la possibilità di studiare, di imparare un lavoro e reinserirsi pienamente nella società al termine del percorso di recupero.