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Non sminuiamo il problema dello sballo

Un giorno si volteranno indietro e ringrazieranno quei carabinieri.

Siamo certi che sarà così per i genitori che qualche giorno fa a Monica hanno difeso i propri figli scoperti in possesso di spinelli dalle forze dell’ordine, chiamate ad un controllo a seguito di una rissa.
Quel «Ma non avete altro da fare che prendervela con un ragazzo per uno spinello? Nemmeno avesse con sé un chilo di droga.
Rovinare un giovane per così poco», detto dai genitori e riportato dagli stessi carabinieri, ormai purtroppo non ci stupisce più.

Dire che una canna non sia nulla, altro non è che sminuire una problematica che purtroppo appartiene sempre più alla quotidianità dei ragazzi di oggi, rischiando così di aprire le porte della vita del figlio a uno sballo sempre più esagerato.
L’importanza del dialogo e la ricerca di emozioni così fondamentali nella formazione dei giovani non possono essere sostituiti dalle sostanze, qualsiasi esse siano.

Ben vengano carabinieri che oltre a far rispettare le leggi si preoccupano dell’educazione dei giovani. Oltre a non aver rovinato la vita a nessuno, se non altro avranno mosso in qualcuno di questi ragazzi un dubbio: “Ciò che ho fatto era giusto o sbagliato? Mi serviva davvero cercare lo sballo per divertirmi?”.
Magari qualcuno di loro rifletterà su queste cose.
Ne abbiamo viste e sentite a centinaia di storie di giovani che grazie alle forze dell’ordine hanno cambiato direzione.

Gli adulti devono essere un punto di riferimento per i ragazzi nel delicato passaggio dell’adolescenza, senza minimizzare il problema droga allontanandoli così dalla realtà.


16 Giugno 2015
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