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La nuova struttura di prima accoglienza di San Patrignano

E’ questa la nuova sfida della comunità di San Patrignano che ha deciso di dar vita al progetto “Porta d’ingresso”, volto a riconvertire la sua struttura a Botticella nel comune di Novafeltria.

Per questo progetto da domenica 10 a sabato 16 novembre la Comunità darà vita ad una raccolta fondi, con la collaborazione di MediaFriends e delle reti Mediaset, attraverso il numero solidale 45595. Inviando un sms sarà possibile donare 1 euro, mentre chiamando da telefono fisso 2 o 5 euro.

L’ingresso in Comunità è tra i momenti più delicati del percorso di recupero dalla tossicodipendenza. Da esso dipende la nascita e lo sviluppo del rapporto, basato sulla fiducia, sulla disponibilità, sull’esempio, tra i ragazzi accolti e il gruppo in cui vengono inseriti, fondamentale per l’efficacia del programma.
Questo comporta, per gli educatori, una conoscenza il più possibile approfondita non solo della storia, ma soprattutto delle peculiarità, della personalità, del vissuto di ogni ragazzo e, in particolare nella fase iniziale, di un importante lavoro di consolidamento delle motivazioni ad abbandonare la droga e a intraprendere una nuova vita.

Questa prima, impegnativa necessità cui sono collegati gran parte dei successivi momenti del percorso, ha bisogno quindi di un luogo specifico e di un tempo significativo in cui il ragazzo, in procinto di intraprendere il percorso, inizi a conoscere e sperimentare la vita in Comunità, ad affrontare le proprie fragilità e a superare i momenti di smarrimento iniziale con l’aiuto di educatori e ragazzi che hanno già superato questa fase.

D’altronde non sono pochi i ragazzi che avrebbero bisogno di un sostegno per lasciarsi alle spalle storie di droga. Oggi in Italia quasi 500 mila persone avrebbero bisogno di essere seguite. Di queste 280 mila non si sono mai rivolte a servizi pubblici o Comunità: circa 52.000 dipendenti da eroina 81.100 mila da cocaina e circa 145.000 da hashish e marijuana.

Un dramma che attraversa la vita di centinaia di migliaia di famiglie, distruggendo l’armonia, la serenità, i rapporti fra genitori e figli, ma anche le amicizie, i rapporti scolastici, il mondo del lavoro. E mettendo a rischio la vita di ragazzi sempre più giovani, sempre più fragili e sempre più soli. Per non parlare delle centinaia di migliaia di ragazze e ragazzi che si distruggono i neuroni ingurgitando ecstasy, mefedrone, cocaina, spesso acquistati in internet.

Tutte persone che potrebbero essere aiutate grazie a questa nuova struttura che San Patrignano sta mettendo in piedi. Questo il motivo per cui vi è bisogno del sostegno e della solidarietà di tutti.  Di un piccolo gesto di aiuto che può risolvere grandi problemi, ridando la speranza a chi soffre.


8 Novembre 2013
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