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Un nuovo strumento di prevenzione, il video ‘Nel bosco della vita’

E’ questa l’idea dei ragazzi del gruppo Audiovisual – uno dei settori formativi della Comunità – e del gruppo WeFree che nel mese di settembre 2013 si sono dedicati alla realizzazione di un video rivolto ai giovanissimi, quelli dai 13 ai 15 anni, per sollecitarli a riflettere, a confrontarsi e a condividere opinioni sulle paure, la difficolta di crescere, la gioia di esserci. Troppi sono infatti i rischi di sbagliare strada, di perdersi e abbandonare sottili sicurezze di una vita ancora sconosciuta e tutta da costruire .Come farlo senza censurare il desiderio di scoprire, di conoscere, di misurarsi?

È qui che nasce l’idea del video: regalare messaggi attraverso simboli e metafore. Il bosco come mondo, come organismo caotico e armonico, ed un gruppo di ragazzi che partecipa alla vita, condivide, socializza, gioca. Un gruppo di ragazzi che cresce mentre attorno il bosco fa sentire il suo respiro.

I ragazzi lo sentono, cercano con lo sguardo oltre il confine del vento che gli alita addosso. Non vanno oltre, sanno che hanno un loro tempo e aspettano.

Solo uno di loro perde l’equilibrio, si stacca, rompe, e corre via dietro il vento.
“Sorrido, se penso a quella che è stata forse una delle imprese più ardue per il nostro gruppo”, spiega Raffaele, uno dei ragazzi del gruppo Audiovisual.
“Erano le 19.00 di sera ed eravamo in cerchio nel nostro ufficio, a chiederci se quello che stavamo scrivendo, se l’idea che avevamo messo in piedi tutti insieme, fosse quella giusta.
Il giorno a seguire sarebbero cominciate le riprese, ed erano ancora troppi i punti interrogativi, troppe le perplessità sollevate in merito al messaggio che il video avrebbe dovuto trasmettere.
Potevamo andare a dormire tranquilli? Il giorno seguente ci saremmo svegliati con la convinzione e lo spirito giusto per iniziare, ma soprattutto terminare, le riprese?”, continua Raffaele.
“Personalmente ho sentito il bisogno di rimanere legato al gruppo, e la cosa giusta da fare era non lasciarsi prendere dallo sconforto, dalla paura di non riuscire, affinché non si perdesse di vista l’obiettivo che ci eravamo prefissi.
Avevamo un’idea, la possibilità di fare delle immagini bellissime, e davvero poco tempo a disposizione per farle. Ma soprattutto avevamo passione, professionalità, ed il giusto entusiasmo per portare a termine il lavoro.
E’ stata un’esperienza nuova per noi, mai affrontata prima, eravamo una troupe ridottissima, che si è catapultata in un progetto molto difficile, quello di realizzare un video interamente girato in un bosco, lontano dalla comunità dove solitamente siamo abituati a muoverci, che vedeva come protagonisti dei ragazzi giovanissimi e avendo a disposizione poco più di tre ore per portare a casa tutto il materiale necessario.
Affinché la storia del nostro video potesse realizzarsi, abbiamo lavorato nei giorni precedenti le riprese e rivisto il soggetto e la scrittura fino all’ultima ora, servendoci anche di alcuni disegni realizzati da uno dei nostri ragazzi, per avere un idea delle inquadrature.
La serietà e la massima disponibilità con cui tutti hanno affrontato questo impegno è stata sorprendente, senza mai tornare indietro, inquadratura dopo inquadratura siamo arrivati fino in fondo.


21 Novembre 2013
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