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Un’overdose che non ci può lasciare indifferenti

In overdose a diciassette anni per un acido. Non vorremmo più leggere notizie come questa, ma non ci stupisce scoprire che una ragazza minorenne, per l’ennesima volta, si è trovata a sfidare la morte.

Certamente avrà pensato che non le sarebbe successo nulla, che “in fondo cosa vuoi che sia”. Di certo avrà la fortuna di poter raccontare la sua avventura, e di questo ne siamo ben felici, ma non per questo si può sorvolare su quanto accaduto.
Non si possono chiudere gli occhi di fronte ad episodi del genere o nascondere la testa sotto la sabbia. Troppo facile chiedersi ora che cosa succedeva nel capannone di via della Crusca, riferimento degli amanti della musica elettronica della zona di Mestre, come riportato dalla stampa. Una situazione troppo simile ad altre più volte condannate, spesso teatro di tragedie annunciate.

E’ obbligatorio intervenire prima che accadano fatti del genere, fra l’altro in un territorio molto sensibile al problema droga, tanto che negli anni sono sempre arrivati alla nostra comunità tantissimi ragazzi. Dal 1978 ad oggi dal Veneto abbiamo ospitato gratuitamente 1537 persone, di cui dalla sola provincia di Venezia 161 ragazzi, 30 ancor oggi in percorso.
Purtroppo la storia di questi ragazzi, così come quella della giovane finita in overdose, sono figlie di una società in cui è diventato sin troppo facile trovare sostanze di questo tipo e la cui assunzione è considerata sempre più la normalità. Una società in cui per fortuna non è diventata realtà la proposta referendaria che voleva mitigare ancor più la repressione della vendita di stupefacenti.
Un provvedimento che sarebbe andato esattamente nella direzione opposta a quella verso cui andiamo ogni giorno, cercando di essere per i giovani uno di quei punti di riferimento di cui necessitano. Il nostro ufficio accoglienza è sempre disponibile ad allungare una mano a chi vuole chiedere aiuto. E’ a Francesco, Armando, Giuseppe, Margherita che questa ragazza, la sua famiglia, ma più in generale tutti i ragazzi bisognosi di aiuto possono chiedere una mano (0541.362111). Oltre a loro non poche le realtà sul territorio che possono venire incontro ai loro bisogni.


1 Ottobre 2013
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