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Quei bravi Ragazzi Permale

Ieri Elisa, Lele, Francesco, Massimo, Sara e molti altri si sono dati il cambio sui palchi dei teatri di tutt’Italia per raccontare sé stessi e la loro esperienza di droga davanti a migliaia di adolescenti. Oggi sono Tiziano e Francesco i nuovi protagonisti di Ragazzi Permale a debuttare al Teatro del Mare di Riccione. Conosciamoli meglio.

Tiziano
“…Anche se non è che abbia dei ricordi precisi di quando ero molto piccolo la mia famiglia è sempre stata un po’, diciamo così, “strana”. La situazione fra i miei era molto difficile: mi hanno avuto da molto giovani e forse si sono trovati genitori senza saper bene cosa fare. E poi mio padre ogni tanto tornava a casa dopo aver bevuto troppo e mia madre andava fuori di testa. Di sicuro non c’era una bella aria, tanta tensione che in casa saliva sempre più. Una cosa che ricordo bene è che io mi sentivo bene solo con mia nonna, la nonna paterna. Fuori da scuola non tornavo mai a casa ma andavo sempre a pranzo da lei. E quando proprio dovevo rientrare io mi mettevo in camera mia a suonare la batteria. Almeno non sentivo nulla di quel che succedeva fuori.”

Quello riportato qui sopra è un passaggio della storia di Tiziano, in scena il viaggio di un ragazzo che sta bene solo quando suona e che invece quando si confronta con la vita, con le cose che non vanno come si vorrebbe, con il dolore, ci sprofonda dentro. E, a quel punto, affonda nella droga il malessere a cui non sa dar voce. Da quei giorni è trascorso tanto tempo, oggi Tiziano è in comunità, ormai al termine del suo percorso terapeutico ed è rinato. Quel ragazzino è cresciuto, ha imparato a sconfiggere i suoi demoni, quel ragazzino è diventato un uomo.

Francesco
“Da 4 mesi sono fidanzato con Michela, una ragazza che ho conosciuto qui a San Patrignano. Da tempo mi aveva detto che avrebbe fatto venire i suoi per conoscermi e devo dire la verità, la cosa un po’ mi imbarazzava ma non credevo così tanto. Quel giorno è arrivato. Esco dalla stanza. Solo quando sono tra me e me penso a tutto quello che di bello c’è stato, e ci sarà, e proprio da questi pensieri prendo coraggio e cammino verso la sala da pranzo.
Bernabeu, finale di Champions League: 80.000 spettatori. Stadio pieno. I giocatori entrano in campo. Solo a sentirlo, quel boato, arriccia la pelle e un brivido passa lungo la schiena. Sì, è la partita più importante della vita. Perché in questa partita ci sono i miei sogni. I sogni di Francesco bambino. Che poi cresce, rinuncia, delude. Ma poi ricomincia a giocarla, ‘sta vita, e fa sacrifici, e ci crede e inizia a mischiare le gioie ai dolori. Ecco, mi sono sentito proprio così davanti a Michela e al nostro sogno: come quando un giocatore va a giocare la partita che aspettava da tutta una vita”.

Francesco, cuore romano, tanti sogni messi da parte e tanti altri che ora sta riscoprendo e realizzando. Questo è solo uno dei racconti del blog di Francesco, pubblicati su www.drugsoff.it. Oggi Francesco non è più solo, oggi Francesco sa cosa vuole, deciso finalmente a scendere in campo per giocare la sfida più grande, quella della vita.


27 Marzo 2009
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