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I ragazzi di Sanpa all’alberghiero di Levico per un menù tutto emiliano romagnolo

I ragazzi di San Patrignano salgono in cattedra all’alberghiero di Levico. Oggi e domani tre giovani ospiti della Comunità affiancheranno i ragazzi dell’istituto alberghiero nella preparazione di un pranzo tutto emiliano romagnolo.

Gli studenti sono solitamente impegnati nel ristorante didattico “I sensi”, locale non commerciale, dove alcuni ospiti selezionati dalla scuola possono avere una prova della formazione professionale che offre l’istituto dando allo stesso tempo modo e occasione agli alunni di mettersi alla prova.

In questo caso, si eserciteranno ai fornelli, sempre sotto la guida dello chef Michele Beber, assieme ad alcuni ragazzi della Comunità, che avranno così a loro volta modo di testare i loro livello di formazione e collaborare con persone differenti da quelle con cui sono impegnati tutti i giorni.

L’idea di chiamare gli ospiti di San Patrignano coincide con la scelta di creare un menù completamente dedicato alla tradizione emiliano romagnola.
Non a caso i commensali avranno modo di assaporare una ricca selezione di piatti. Si inizierà con piadina romagnola, gnocco fritto e selezione di salumi di mora romagnola, accompagnati da crema di stracchino, e ancora crescentina tipica romagnola con crudo di parma, squacquerone e rucoletta, e infine sformato di pecorino al fieno con marmellata di cipolle e cialda di polenta. Fra i primi piatti i classici cappelletti in salsa crema leggera al parmigiano reggiano e crudo croccante, una lasagnetta verde alla bolognese e i passatelli in brodo di cappone.
Come secondi poi coscetta di pollo ripiena con mortadella, salsiccia e pistacchi, purea di topinambur e broccoletti verdi all’olio extravergine, brodetto di pesce alla moda romagnola servito con crostoni di pane all’ aglio e filettino di maiale in confit alle erbe aromatiche servito con saba, purea di topinambur e broccolo verde. Infine come dessert pesca romagnola, mousse di squacquerone e la ciambella.

Un menù particolarmente ricco e realizzato per lo più con prodotti a chilometro zero provenienti dalla comunità: dall’olio alle piadine, dalle carni ai salumi ai formaggi, sino ad arrivare ai vini prodotti dalla cantina della Comunità.


23 Gennaio 2014
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