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Il ritorno di Simone

minorenne per problemi di tossicodipendenza, si è concluso venerdì 08 gennaio, tra gli applausi, gli abbracci e le lacrime della famiglia e di coloro che gli sono stati vicini in tutti questi anni.

Simone oggi ha 21 anni e quando era arrivato si era portato solo “difficoltà e poca convinzione” come dice lui stesso. Per la giovane età, era subito diventato il cucciolo del gruppo. L’evoluzione personale di Simone è passata per i faticosi momenti del primo anno in comunità, che lo hanno visto spesso rischiare di mollare. “C’erano giorni in cui pensavo di non avere abbastanza forza per portare a termine i miei propositi di riscatto. Mi mancava la famiglia e vedevo tutto come una costrizione – così Simone ricorda i suoi primi tempi in comunità – Per fortuna ho avuto accanto persone eccezionali, che non hanno mai mancato di ricordarmi il motivo per cui mi trovavo qui e allo stesso tempo mi hanno supportato affettivamente. Mi sono assunto le mie responsabilità e piano piano, passo dopo passo ho anche avuto la soddisfazione di diventare un riferimento per altri ragazzi che sono giunti qui dopo di me. Nel mio piccolo ho cercato di trasmettere loro ciò che io per primo qui ho imparato”.

Per salutare Simone è stata festa grande, perché il cucciolo tornava a casa da ragazzo e questo meritava un grande momento d’insieme. Tutto il settore delle grafiche e degli audiovisual si è riunito, i suoi responsabili e i suo compagni lo hanno voluto festeggiare suonando e cantando alcune delle sue canzoni preferite e gli hanno preparato un discorso di saluto, ricordandogli i momenti più significativi, divertenti, ma anche quelli più difficili. C’era anche la sua famiglia e Simoncino, così lo chiamano i suoi amici a Sanpa, visibilmente emozionato, ha voluto ringraziare tutti i presenti con cui ha condiviso le fatiche del percorso: “Ho sempre visto altri arrivare a questo punto e mi sono sempre chiesto cosa si dovesse provare. È una sensazione bellissima. Sanpa mi ha dato un’impronta educativa forte e definitiva, mi ha permesso di colmare le lacune scolastiche e mi ha aiutato a riconciliarmi con la mia famiglia, grazie alla quale sono riuscito a tenere duro fino ad oggi. Non dimenticherò mai questa esperienza.” L’esperienza positiva di Simone è esemplare nel progetto di recupero della comunità costruita da Muccioli. Sono molti i giovani che vengono ospitati a San Patrignano, ancora minorenni, grazie a provvedimenti dei tribunali o con l’aiuto delle famiglie, così da reindirizzare la propria vita prima che la droga produca conseguenze difficilmente recuperabili. Buon ritorno Simone!


14 Gennaio 2016
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