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San Patrignano in audizione per parlare della Riforma del Terzo Settore

San Patrignano alla commissione per gli Affari Sociali della Camera dei Deputati per parlare della riforma del Terzo Settore

L’audizione si è tenuta nella giornata di martedì 18 novembre, presenti Francesco Vismara del Comitato gestionale di San Patrignano e l’avvocato Antonino Menne.

Un’audizione importante in cui San Patrignano, pur esprimendo un apprezzamento sostanziale alle proposte di riforma del decreto legge in esame, ha potuto sottolineare alcuni punti in cui potrebbe essere migliorabile.

In primis ha sottolineato il problema della misurazione e conseguente certificazione dell’impatto sociale di ogni impresa sociale.
“La misurazione-certificazione dell’impatto conseguito potrebbe essere svolta, evitando così la costituzione dell’ennesima Autorità pubblica, da un revisore legale certificato – ha spiegato la Comunità –

Potrebbe essere istituita presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze, un’apposita sezione del Registro dei revisori legali (o un apposito Registro anche presso altro Ministero, anche se la prima ipotesi sarebbe di più facile attuazione) riservata ai “revisori legali-certificatori sociali”, in possesso di specifici requisiti-competenze professionali”.

Altro punto evidenziato è la necessità di trovare nuovi strumenti di attrazione di capitali al fine di rilanciare l’impresa sociale.
Oltre a questo il bisogno di “ridefinire la governance delle imprese sociali, facendo sì che alla stessa possano partecipare, sebbene in via non maggioritaria, anche i rappresentanti espressione di eventuali soci profit e della pubblica amministrazione.
Questo significherebbe arricchire l’impresa sociale di nuove competenze e managerialità aziendali, creando sempre più scambio di visione e di idee tra profit e non profit per il complessivo progetto di un’economia positiva che deve andare oltre l’impresa sociale.

Per quanto riguarda le misure fiscali e il miglioramento del sostegno economico al Terzo settore, San Patrignano ha proposto di “incentivare la diffusione di portali di crowdfunding, con possibilità di accedere a forme di raccolta di capitali di rischio tramite portali telematici, in analogia a quanto previsto per le start-up innovative, prevendendo, in modo particolare, che l’eventuale finanziamento concesso da imprese profit attraverso l’utilizzo di tali portali gestiti da operatori finanziari regolarmente”.
Parallelamente si potrebbero introdurre nuovi strumenti finanziari come i social impact bond.

Altra necessità sottolineata, quella di “eliminare dall’attuale sistema tributario una ingiustificata disparità di trattamento tra enti ONLUS e le Cooperative Sociali di tipo A ex art.1, c. 1. Lett a) L. 381/1991 (che si occupano della gestione di servizi socio-sanitari ed educativi) e che sono pure, ex lege, organizzazioni ONLUS”.

A livello di formazione invece “occorre intervenire con uno strumento legislativo che regolamenti, con le dovute differenziazioni, le realtà del Terzo Settore, prevedendo un significativo utilizzo dei tirocinanti all’interno degli enti dello stesso”.

Infine, per quanto riguarda il volontariato, la Comunità ha fatto richiesta di “un intervento normativo per meglio favorire l’impiego dei volontari a tempo pieno.
Si tratta di quelle persone che hanno deciso di dedicare la totalità del loro tempo per le attività di volontariato all’interno degli enti del Terzo Settore.
Si ritiene sia necessario un pronto intervento legislativo al fine di meglio regolare il rapporto tra le organizzazioni del Terzo Settore e quelle persone che intendono unicamente e prevalentemente dedicare gratuitamente la loro vita al servizio dei bisognosi”.

Infine, prima di chiudere l’intervento, San Patrignano ha consegnato alla Commissione le “10 Azioni per favorire l’economia positiva in Italia”, di fatto le conclusioni del Positive Forum 2014 svoltosi presso la nostra Comunità nello scorso mese di giugno, e le raccomandazioni contenute nel rapporto finale della Social Impact Investment Task Force istituita in ambito G8, a cui San Patrignano ha partecipato mediante propri rappresentanti.

Scarica il PDF della relazione Riforma del Terzo Settore (129 Kb)


20 Novembre 2014
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