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San Patrignano: “Lo Stato non abdichi al suo ruolo sociale”

Sembra che il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova non abbia altro cui pensare che non alla legalizzazione della marijuana.

Continua a farsi grande promotore di questa strada, sulla scia della scelta di alcuni Stati Americani, continuando a mettere sul piatto la questione del rapporto costi benefici.

Crediamo invece che lo Stato non si debba preoccupare di aumentare le entrate fiscali attraverso la legalizzazione.
Questo significherebbe dare al denaro un’importanza superiore alla salute dei propri cittadini, facendo una scelta eticamente in contrasto con i valori di una società civile.
La stessa legalizzazione del gioco d’azzardo, fra l’altro, dimostra quanto questa strada sia perdente.

Dichiarazioni come questa di Della Vedova, non fanno altro che avvalorare la posizione di migliaia di giovani convinti che una canna non faccia male a nessuno, al contrario di quanto dicono centinaia di studi.

Orientamenti che tendono a considerare “normale” l’uso di droga, allontanando i ragazzi dalla consapevolezza di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, rendono il nostro impegno sempre più difficile: come si può, seguendo le idee del sottosegretario, spiegare a un giovane che sta distruggendo se stesso e la propria famiglia, che deve trovare la forza di cambiare?

E’ fondamentale che lo Stato metta dei paletti fra ciò che è lecito e ciò che, a nostro parere, deve rimanere illecito.


5 Novembre 2014
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