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UNGASS 2016

UNGASS 2016 – La Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul tema delle droghe

Background

La Sessione Speciale dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul tema delle droghe – UNGASS 2016 è l’evento culmine degli ultimi 20 anni, dal momento che l’ultima UNGASS si era svolta nel 1998. Una coalizione di paesi latinoamericani, capeggiati da Messico, Colombia e Ecuador, hanno espressamente chiesto e ottenuto che questa riunione si tenesse a New York nel 2016, per favorire un dialogo sulle politiche in materia di droga e per aprire la discussione su sperimentazione, legalizzazione e politiche più permissive anche al di fuori delle attuali convenzioni ONU in materia di droga.

Impegno nella preparazione UNGASS 2014-2016

Come San Patrignano siamo impegnati da due anni nel lavoro preparatorio della UNGASS , con Elisa prima come Vice Presidente del comitato delle ONG di Vienna (VNGOC) nella creazione della Civil Society Taskforce (CSTF) insieme al comitato delle ONG di NY (NYNGOC).

Vice presidenza della Civil Society Taskforce (CSTF)

Elisa Rubini ha svolto il ruolo di vice-presidente della CSTF dalla sua fondazione nel 2014 fino ad oggi, contribuendo in maniera essenziale alla creazione del gruppo di lavoro della CSTF – che include numerosi partners di San Patrignano ed organizzazione nelle quali San Patrignano ha ruolo nel consiglio direttivo, come EURAD, RUN, WFAD, cosi come partners strategici come Active Youth, Turkish Green Crescent, solo per menzionarne alcuni – e nel garantire una bilanciata selezione degli speakers per eventi preparatori, sessioni intermedie della Commissione Narcotici (Commission on Narcotic Drugs-CND) e dell’UNGASS stesso.

Eventi e contributi realizzati durante all’UNGASS, 19-21 Aprile 2016 a New York

San Patrignano ha partecipato attivamente ai lavori dell’Assemblea Generale Sessione Speciale sulle Droghe UNGASS 2016 tenutasi a New York dal 19 al 21 aprile.
La settimana dell’UNGASS , ed il nostro impegno è iniziato già dal 18 aprile, dove siamo stati protagonisti del Civil Society Forum, organizzato dalla TaskForce in cooperazione con United Nations Office on Drugs and Crime (UNODC) e con la sponsorizzazione della missione permanente di Colombia. Antonio Boschini, selezionato tra i relatori del forum ha presentato un intervento sul tema del trattamento, evidenziando la posizione di SanPatrignano e la nostra esperienza di comunità, sostenendo l’importanza del recupero, dell’accesso al trattamento e della necessità di investire in politiche volte alla riabilitazione e reinserimento sociale. Nello stesso evento, Elisa Rubini, in qualità di Vice-Presidente della Task force ha moderato la sessione dedicata alla presentazione dei reports della TaskForce.

UNICRI

Sempre il 18 aprile, San Patrignano è figurato tra i relatori del side event di United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute (UNICRI) sulle alternative all’incarcerazione. In questa occasione Elisa Rubini ha presentato un intervento congiunto di San Patrignano e della Comunità Papa Giovanni XIII, che sottolineava l’importanza delle misure alternative in Italia, considerando il contributo delle comunità e il ruolo del recupero nel ridurre la recidiva sia nella tossicodipendenza che nella criminalità.

UNOC

Il 21 aprile si è svolto il side event organizzato da San Patrignano e sponsorizzato da UNODC, Svezia e Croazia sui vantaggi socio economici di investire nel recupero.
L’evento, aperto da Lina Pastorek, rappresentante svedese e da Gilberto Gerra a nome di UNOC, ha ricevuto un grande successo in termini di pubblico e di partecipazione.

Sulla scia delle parole inviate da Kerry Kennedy discorso che nel suo messaggio introduttivo incoraggiava a sostenere il recupero, sono stati presentati da Rowdy Yates, a nome della European Federation of Therapeutic Communities, gli elementi che rendono il recupero un mezzo non solo sostenibile, ma anche economicamente preferibile alla medicalizzazione e alla riduzione del danno.
Antonio Boschini ha sottolineato la sua esperienza a San Patrignano come comunità di vita e di speranza ed esempio di recupero sia dal punto di vista personale e professionale.

Colleen Marlett ha condiviso la sua esperienza di madre di una giovane tossicodipendente, dando voce alla disperazione e frustrazione di tante madri statunitensi che non trovano una risposta dai serivizi di trattamento. Colleen è autrice di un blog sull’argomento This is why I fight che ha aiutato e sta aiutando tante madri che affrontano gli stessi problemi.

Jeff Bratton ha presentato la sua storia, parlano dell’esperienza di recupero dal punto di vista personale, con una visione parallela rispetto a quella fornita da sua madre Libby Cataldi, autrice del libro Stay Close e dell’omonimo blog

Sessioni ufficiali dell’UNGASS

San Patrignano ha inoltre seguito le sessioni ufficiali dell’UNGASS , dividendosi tra plenaria e tavole rotonde e ha partecipato alla campagna Prevent don’t promote che vuole evidenziare l’importanza di alternative alle tendenze pro-riformiste, mettendo un forte accento sulla necessità della prevenzione come contrasto alla speculazione delle grandi industrie della marihuana e delle spinte riformiste pro-legalizzazione.
Prevent don’t promote è stata lanciata da Drug Policy Futures, un Network internazionale di cui facciamo parte.

Risultati UNGASS 2016:

Il bilancio generale della UNGASS è sicuramente positivo. Il documento finale è sicuramente in linea con le politiche attuali e non prevede nessuna svolta riformista. È stato discusso e negoziato a Vienna ed adottato con consenso. Il documento riflette il nuovo paradigma di salute pubblica nel contesto delle politiche di droga che è ormai ampiamente condiviso, cosi come la necessità di affrontare il tema tossicodipendenza supportando il trattamento al posto dell’incarcerazione. Le misure alternative sono state evidenziate chiaramente tra le priorità, peccato per il mancato consenso sul tema della moratoria della pena di morte per crimini connessi con la tossicodipendenza.

È apparso chiaramente che questo UNGASS non segna la fine di un processo, ma piuttosto un inizio. Il prossimo obiettivo è il 2019 quando verrà effettuata la revisione decennale della dichiarazione e del piano di azione adottato a Vienna nel 2009. Sembra che dopo l’esperienza Newyorkese, si debba ritornare a Vienna e alla CND come sede naturale delle discussioni e dei lavori, essendo la CND l’organo ufficiale di tali negoziazioni.

È quindi più che mai necessario continuare il nostro impegno insieme ai partners per assicurare che le best practices nell’ambito della prevenzione, recupero, reinserimento sociale non vengano dimenticate o ridotte, e affinché possano essere misurate e catalogate come evidenced based. Il nostro impegno internazionale rimane fondamentale come portabandiera dei valori in cui crediamo e della voce del recupero e del reinserimento sociale.


21 Maggio 2016
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