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Vita da Farc

I guerriglieri gli hanno ucciso la giovane moglie. Oggi Pablo li ha perdonati: siamo tutti vittime

Le Farc gli hanno trucidato la moglie adolescente in una notte di fuoco e di terrore. Oggi, Pablo, la vittima, un giovane campesino colombiano, è riuscito a perdonare e a diventare addirittura amico dei suoi ex carnefici. “Ho capito – sorride mestamente qui a Rimini, fra i giardini di fiori di San Patrignano nella giornata WeFree – che siamo stati e siamo tutti vittime.

I guerriglieri fecero irruzione con granate e mitra nella casa di Pablo che aveva all’epoca appena 23 anni e della sposa Luz, 18 anni. Fecero una strage. Luz morì quella stessa notte. Pablo porta ancora sul corpo i segni di quella notte di orrore. Oggi però è riuscito a perdonare gli uomini della morte “Anche le loro vite erano miserabili e durissime. I giovani terroristi sono vittinme tanto quanto noi”.

E’ stato grazie al programma governativo “Accion Social” che Pablo, dopo un percorso di formazione ha cambiato vita. E’ una persona nuova. “Dopo quella strage ho deciso che non potevo più andare avanti così – racconta – Ero continuamente vessato dagli uomini delle Farc che piombavano all’improvviso facevano visita a casa mia e pretendevano denaro, in somme sempre maggiori, per fortuna è arrivata Accion Social e mi ha salvato ”

Oggi Pablo fa parte della squadra di football di campesinos creata da Accion Social a Necoclì, nel nord ovest della Colombia al confine con Panama, zona bellissima piena di fiori e di sole. Grazie ad Accion Social, Pablo, così come gli altri abitanti del villaggio, non è più costretto a coltivare coca e a consegnare il raccolto ai guerriglieri. Ma è passato alla coltivazione del caucciù. Il programma governativo Accion Social garantisce la presenza di soldati a protezione del campo. L’associazione offre la possibilità di uscire dalla spirale di violenza e di guerriglia armata non solo ai campesinos, ma anche agli stessi guerriglieri, che così si ritrovano sotto lo stesso programma di protezione. .

La vittoria più bella è come sempre la solidarietà. Oggi uno dei migliori amici di Pablo è proprio un ex combattente delle Farc. “Dai suoi racconti – dice ho capito che anche la loro vita è muy mal, molto dura. E così il messaggio è che anche da vite estreme, come le nostre, si può rinascere”


13 Ottobre 2009
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