È un dono per i ragazzi di San Patrignano che vuole essere un simbolo del passaggio da un momento particolare, difficile, a un momento di gioia.
L’idea di realizzare la scultura è nata durante un incontro alla festa del legno di Cantù organizzata dalla famiglia Riva, già amica di San Patrignano.
La scultura è fatta interamente con una motosega che è proprio il tratto distintivo di questo artista e l’idea di usare questo strumento, anziché uno scalpello, nasce da una sfida che l’artista fa con se stesso nel riuscire a esprimersi nonostante i limiti di utilizzo che questo attrezzo ha.