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WeFree: incontro con le medie di Villa Verucchio

Dopo i risultati positivi riscontrati dai docenti all’indomani dell’incontro dello scorso anno, Wefree con Marco Rossi e Andrea De Pascalis torna nell’istituto Pazzini. Un incontro per fare prevenzione in un contesto dove la droga è a portata di mano.

All’incirca un anno fa, Rita Masini, insegnate di italiano nella scuola media Pazzini di Villa Verucchio ci aveva chiesto di partecipare ad un incontro con i 180 studenti di terza dell’istituto.
L’obiettivo era quello di portare il progetto di prevenzione WeFree all’interno delle aule e fare prevenzione attraverso i racconti dei ragazzi di San Patrignano, in grado di comunicare il dramma della droga non solo con informazioni scientifiche ma con le loro storie di dipendenza e poi di fatica per recuperarsi.A distanza di un anno l’invito ci viene rinnovato e mercoledì 20 novembre un secondo dibattito coinvolgerà le nuove terze.

Quel primo incontro, secondo l’osservatorio privilegiato degli insegnanti, ha toccato le menti e i cuori dei loro studenti, provocando dei cambiamenti visibili. I semi lanciati dalle storie di Achim Franchetti e Giacomo Ruffa, i due ragazzi al termine del percorso in Comunità che avevano partecipato all’incontro, hanno dato i loro primi frutti. Perché a volte, come dice la professoressa dell’istituto Rita Masini, una sola parola o un gesto possono bastare a far cambiare direzione ad una vita.

Tanto più se le parole sono quelle di ragazzi poco più grandi del loro auditorio, che hanno vissuto e sanno descrivere le stesse fragilità e le stesse difficoltà che tutti gli adolescenti affrontano. «I mesi passavano – ricorda Rita Masini – e le classi continuavano a ricordare l’incontro avuto con i ragazzi di San Patrignano. Tanto è vero che alla fine dell’anno scolastico, la maggior parte dei nostri alunni, nel tema conclusivo dedicato all’esperienza più bella vissuta a scuola, ha raccontato la giornata vissuta con Achim e Giacomo».

Proprio per questo impatto così positivo la scuola ha rinnovato l’invito anche quest’anno. «Il nostro è un piccolo comune – continua la professoressa – ma con un’altissima concentrazione di ragazzi che si avvicinano alla droga perché reperire le sostanze è facilissimo.
Per combattere questa tendenza, la scuola propone tante iniziative ma nulla ha mai avuto lo stesso impatto sugli studenti come incontrare i ragazzi della Comunità. Noi insegnanti non potevamo crederci: 180 ragazzini delle medie immobili e in silenzio per tutta la durata dell’incontro. Non potevamo non riproporlo anche alle terze di quest’anno».

comunicati

19 Novembre 2013
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