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Dedicato ai genitori

Come si può capire se una persona fa uso di droghe?

Lo si capisce perché la persona cambia le proprie abitudini:
– repentini cambi di umore
– difficoltà scolastiche e/o di lavoro
– ripetute e frequenti assenze
– isolamento
– frequentazioni e amicizie diverse
– cambi di orari
– richiesta di denaro
– scomparsa di oggetti da casa
– insofferenza
– progettualità ridotta

Sono affidabili le informazioni sulle droghe e sui loro effetti che si trovano su Internet?

Non tutte le notizie disponibili sulla Rete sono affidabili. Molte di esse sono diffuse da lobby che promuovono la legalizzazione delle droghe o da associazioni di ‘consumatori’ delle stesse. Il loro obiettivo, nella migliore delle ipotesi, è sminuirne gli effetti dannosi. Alcuni siti ne promuovono anche l’uso. E’ necessaria quindi una grande attenzione e l’accortezza di rivolgersi per informazione solo a siti autorevoli e controllati.

Quali droghe si possono considerare pesanti e quali leggere?

Le più recenti e autorevoli ricerche scientifiche hanno dimostrato che non esistono differenze sostanziali tra droghe ‘leggere’ e ‘pesanti’. Tutte, infatti, alterano il rapporto dell’individuo con se stesso e con il mondo che lo circonda. Inoltre, è stato rilevato che anche hashish e marijuana inducono dipendenza psicologica e fisica. Dal nostro punto di vista, è comunque sbagliato fermarsi alle differenze di effetti fra le sostanze. Il problema della droga, infatti, nasce prima che la persona ne faccia uso, da un disagio a cui non si è data risposta.

Bisogna preoccuparsi anche per l’uso delle droghe leggere?

L’uso di hashish e marijuana non comporta necessariamente il passaggio ad altre droghe ma è certo che la stragrande maggioranza dei tossicodipendenti ha iniziato fumando uno spinello. L’utilizzo di cannabis può essere quindi solo una parentesi nella difficile fase dell’adolescenza, ma può anche evolversi in tossicodipendenza. E’ perciò importante dare peso anche a questo tipo di comportamento, perché il desiderio del ragazzo di estraniarsi dalla realtà è sempre il frutto di un senso di inadeguatezza e di disagio che va approfondito con attenzione.

Mio figlio/a è violento e aggressivo. Ho paura, cosa devo fare?

– Chieda il sostegno di un’associazione (Elenco disponibile)
– Lo faccia visitare da uno psichiatra e valutare il suo stato
– Si rivolga alla Pubblica Sicurezza per tutelarsi.

Come si entra a San Patrignano?

Cliccando qui potrà trovare tutte le necessarie informazioni
Si rivolga ad una delle nostre associazioni
Si rivolga al Servizio per le tossicodipendenze (Sert) della sua zona e chieda l’ingresso a San Patrignano.

È  possibile tentare un recupero a casa per evitare il soggiorno in comunità?

Secondo la nostra esperienza, è molto difficile che la famiglia sia in grado di gestire i tanti problemi che la presenza di un tossicodipendente in casa comporta. Le suggeriamo, in ogni caso, di appoggiarsi sempre a persone, enti e associazioni che conoscono il problema e possano garantire un programma educativo a medio-lungo termine.

Si deve scrivere a San Patrignano per richiedere l’inserimento?

Solo chi fa domanda di essere accolto dal carcere.

Quanto tempo bisogna aspettare prima di essere chiamati per un colloquio?

Dipende dalla condizione della persona, non si tratta comunque di tempi di attesa lunghi.

Quanto dura la permanenza a San Patrignano?

La durata della permanenza dipende da persona a persona, in base a come si sviluppa il percorso educativo. In ogni caso, la permanenza a San Patrignano è di circa tre anni.

Chi svolge i colloqui di ammissione?

Il colloquio avviene con l’Ufficio Accoglienza,che spiega nei dettagli il programma dellacomunità, la vita che vi si svolge, ciò che è richiesto al ragazzo, verificandone la seria intenzione di iniziare il programmaentrando in comunità.

Esistono dei criteri di selezione?

– L’espressa volontà dell’interessato a intraprendere il percorso di recupero a San Patrignano.
– L’assenza di problemi che rendano impossibile l’inserimento in comunità (problemi psichiatrici, alcolismo, disturbi dell’alimentazione che richiedono risposte terapeutiche di altro tipo).

Il soggiorno in Comunità è a pagamento?

Assolutamente no. L’ingresso e la permanenza a San Patrignano non prevedono alcun tipo di contributo da parte dei ragazzi e delle loro famiglie.

Perché l’assistenza è gratuita?

– Per evitare qualunque tipo di discriminazione.
– Perché ogni ragazzo si senta artefice e protagonista del proprio percorso di recupero.
– Perché ciò che offriamo ai ragazzi e alle loro famiglie sono sentimenti ed impegno non misurabili con criteri economici.

Come si mantiene la Comunità?

Da gennaio 2020 ci siamo accreditati e possiamo percepire le rette da parte dei Sert per 100 ospiti provenienti da tutto il territorio nazionale. I fondi necessari al mantenimento dei ragazzi e delle strutture derivano, in parte, dalle attività e dai beni e servizi prodotti secondo il principio dell’autogestione e, per il fabbisogno restante, da donazioni e contributi di privati.

Tutti gli ospiti lavorano in comunità?

Tutti gli ospiti sono impegnati in un’attività di formazione professionale che consentirà loro, una volta concluso il programma, di reinserirsi a pieno titolo nella società.

Perché tutti i ragazzi imparano un lavoro in Comunità?

Perché il lavoro fa parte della vita di ogni persona responsabile e autonoma. Grazie ad esso i ragazzi riacquistano autostima, senso della responsabilità, consapevolezza delle proprie potenzialità e limiti e capacità di rapportarsi con il prossimo. I centri di formazione sono 45 e operano in vari campi: dall’artigianato all’agricoltura, dalla grafica editoriale ai servizi.

Riguardo agli studi, come è organizzata la Comunità?

È  possibile proseguire e terminare i vari cicli scolastici. Per chi lo desidera è possibile anche l’accesso ai corsi universitari.

La Comunità aiuta le famiglie dei ragazzi che ospita?

La comunità offre alle famiglie unsupportoattraverso l’ausilio delle associazioni di volontariato con cui collaboriamo. Le associazioni che operano a stretto contatto con SanPatrignano gestiscono gruppi di sostegno per le famiglie che permettono loro di fare un percorso parallelo a quello dei loro cari in comunità. Il rapporto con le famiglieinizia prima dell’ingresso del ragazzo in comunità,prosegue durante la sua permanenza e nel momento delreinserimento.

Gli ospiti ricevono cure mediche?

In Comunità è operativo un Centro Medico Polivalente in grado di fornire assistenza sanitaria di base e alcune prestazioni specialistiche. Per ogni ragazzo e ragazza è predisposta una cartella clinica al momento dell’ingresso. Vengono esaminate le terapie in atto e, se idonee, proseguite. Laddove necessario sono prescritte cure e diete personalizzate, controlli ogni 1-2 mesi in caso di patologie particolari (HIV ed epatiti) e ogni anno per situazioni nella norma.

Nei casi in cui la persona che chiede l’ingresso abbia un figlio/figli come ci si regola?

In base alla situazione, la comunità valuta la possibilità di ospitare anche i figli e il momento più opportuno perché ciò avvenga.


#carigenitori: il racconto dei genitori ai genitori

Un buco nero, un abisso, un incubo, un inferno. Sono queste le parole che i genitori e parenti di ragazzi e ragazze tossicodipendenti usano per descrivere cosa gli sta succedendo. Una lotta quotidiana contro i sensi di colpa, le bugie, la paura. Che non ti abbandona più, anche quando riesci a salvare la persona che ami da questo tormento.
I genitori arrivano quasi sempre impreparati, nessuno di loro è pronto ad accettare di avere un figlio che si rifugia nella droga per colmare i suoi vuoti, le sue fragilità, la sua difficoltà a creare relazioni con gli altri o a fare i conti con se stesso.

Così, quando arrivano a San Patrignano, i genitori  hanno gli occhi lucidi e  lo sguardo disilluso di chi pensa che sia troppo tardi. Invece no, cari genitori, non è mai tardi per aiutare chi amate e cominciare accanto a loro un percorso che vi porterà a cambiare pelle.

Si può sbagliare e imparare dagli errori, si può pensare di non farcela e invece ricominciare a vivere.
500 nuove famiglie l’anno possono contare su un aiuto gratuito per i loro figli

Floriana, la mamma di Ilenia

Non si può rimanere fuori dal dolore di un figlio

Non è mai tardi per aiutare chi amate

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