Le due associazioni vogliono sviluppare azioni di prevenzione del disagio giovanile, nelle sue svariate forme, adottando una metodologia partecipativa che possa motivare i giovani ad essere protagonisti dell’intervento educativo, formativo, da realizzarsi nel contesto scolastico e universitario.
All’interno di tali interventi un ruolo importante lo assume la tensione costante ad un raccordo scuola – famiglia, tramite un sostegno alla genitorialità e un fare condiviso con i ragazzi, che possa promuovere la formazione di personalità ricche sotto il profilo culturale, etico, affettivo, sotto quello cognitivo ma anche umano e sociale. Perché gli atteggiamenti dei ragazzi sono anche il sintomo di modelli di funzionamento familiari e sociali fragili, di una comunicazione disfunzionale, di un rapporto in cui poco spazio è dato alla guida, alla comprensione, all’espressione e condivisione delle emozioni e dei bisogni. Avere come focus dell’intervento gli adulti – genitori ed insegnanti – è imprescindibile per una buona riuscita dell’azione preventiva.