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Cronaca di un pericolo annunciato

E’ come tuffarsi da un’alta scogliera: s’intuisce il brivido che si proverà librandosi in aria, ma non si conosce cosa c’è ad aspettarci, giù, nel fondo del mare.

Gaia aveva 14 anni quando è salita sul suo personalissimo trampolino di lancio: ecstasy.

A casa di amici, una roba informale, così per divertirsi un po’, facendo gli sciocchi ballando davanti allo specchio, con la musica a palla e le finestre chiuse.
Effetti collaterali?
Ma mica te le vendono con il foglietto delle istruzioni le paste, no?
E a 14 anni poi, la vita, che controindicazioni vuoi che abbia?
A 14 anni si è indistruttibili.
Gaia ogni fine settimana comincia a ‘mangiare’ ecstasy e ogni week end si organizza per partecipare al rave del secolo.
Perché quando ingoi quella pillolina colorata, tutto diventa ‘del secolo’ ai tuoi occhi e ai tuoi sensi, no? Tutto appare strafigo, come se tu stessi vivendo il momento migliore della tua vita.
Le feste duravano minimo 48 ore, a volte anche 72 e arrivavano i Dj da ogni parte d’Europa.
Nessuno faceva caso alle ambulanze che si posizionavano intorno alla festa di turno, pronte a raccogliere chi si sentiva male. Perché tutti lo sapevano, il pericolo era annunciato: qualcuno sarebbe collassato in terra.
Ma ogni rave era il più bello del mondo per Gaia, e lei, non poteva proprio mancare. Parola d’ordine: techno, techno, techno e droga a volontà. La sua ricetta favorita.

Certo, poi succede che durante la settimana la vita diventa una noia se il sabato e la domenica lo si dipinge di strass e brillantini. Se illumini il tuo cielo con i fuochi d’artificio, una volta finiti, ti ritrovi davanti ad un cielo nero, di un buio profondo.
Tutto appare opaco e tedioso a Gaia. La casa, il nuovo profumo di Dolce&Gabbana, la mamma che prepara la cena, la gente che fa la fila al supermercato, il libro sul comodino, Miss Italia, l’album di famiglia, i bambini che salgono sul pulmino giallo per andare a scuola, la giacca e la cravatta del bancario, il cane che gioca in giardino, il film in prima serata, l’ultima dei Negramaro, lo smalto alle unghie di sua sorella, la pubblicità del Mulino Bianco, il cinque in condotta, lo scudetto dell’Inter, le scarpe coi tacchi, le vincite al superenalotto.

Anche l’amica delle medie, quella con cui hai diviso il banco e la paura per i compiti in classe per tanto tempo, quella a cui avevi giurato che mai, mai, mai per niente al mondo ti saresti dimenticata di lei.
E invece si!

Ma non si hanno 14 anni per sempre.
Il tempo scorre davanti agli occhi di Gaia.
Gaia è cresciuta, signori e signore. Si è evoluta, è passata oltre, abita in un’altra dimensione.
Perché Gaia poi, le paste ha smesso di mangiarle il fine settimana. Lunedì, martedì, mercoledì, giovedì… Gaia le mangiava sempre, anche sul divano davanti ad un film. Come fossero pop corn. Sette, dieci, tredici, diciotto. Che differenza vuoi che faccia?
Gaia diventa iperattiva, nervosa, violenta, si muove a scatti, le palpebre sbattono senza controllo, mangia poco e parla meno. La mente si dissocia da tutto, i pensieri non fanno a tempo ad essere verbalizzati tanto corrono nella testa formando un groviglio di parole senza senso, il corpo comincia a muoversi per i fatti suoi.
Lo splendore iniziale si perde e Gaia, si perde con lui.
Si racconta che una notte, ad un rave organizzato in un bosco vicino al confine, Gaia abbia iniziato a camminare tra gli alberi. Si racconta che faceva avanti e indietro dalla mega cassa che si trovava sotto il palco ad una quercia secolare. Faceva avanti e indietro ballando a scatti, allungando le mani verso il cielo, quasi volesse toccare le stelle per avere un po’ di luce in tutto quel buio. Si racconta che fece avanti e indietro per tutta la notte, senza mai fermarsi, senza mai rivolgere sguardo o parola ad alcuno.
Si racconta che gli unici pensieri li svelasse alla quercia: si avvicinava, la accarezzava e poggiava il viso sul tronco muovendo le labbra, come un bambino quando svela un segreto all’orecchio della madre.
Quella, è stata l’ultima volta che Gaia, è stata vista.

Qualcuno dice che è stata vista girovagare con un cane in un paese nel sud della Spagna, c’è chi sostiene che sia tornata a casa, chi è sicuro che sia stata ricoverata per disintossicarsi e chi, in preda a deliri fantastici, immagini che sia stata rapita dagli gnomi del bosco ed eletta Fata Regina.

C’è una persona invece, convinta che, in quella notte nel bosco vicino il confine, Gaia abbia attraversato il suo di confine, e non riesca più a trovare la strada del ritorno.


2 Agosto 2010
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