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Il crack supera l’eroina nel consumo e fa sempre più paura. La cocaina la droga più utilizzata

All’indomani della Giornata mondiale contro la Droga del 26 giugno, la Comunità San Patrignano diffonde il suo Osservatorio sulle Dipendenze, in base agli ingressi da maggio 2022 ad aprile 2023

Eroina sempre meno utilizzata, mentre crescono cocaina e crack. Sono queste le principali dipendenze per cui le persone entrano in una comunità per tossicodipendenti. Questa in sintesi la fotografia dell’Osservatorio sulle dipendenze di San Patrignano 2023, basato sull’analisi tossicologica dei 583 ragazzi e ragazze che hanno fatto il loro ingresso in comunità fra maggio 2022 e aprile 2023.

Ingressi in netta risalita rispetto l’anno precedente ancora caratterizzato dal covid, ma che rispetto l’utilizzo di sostanze confermano le tendenze degli anni passati. Fra chi è entrato in comunità, la cocaina resta la sostanza più utilizzata, pari al 93,5%, seguita dalla cannabis, 89,2%, mentre l’eroina si è attestata al 39,8%. Grande l’uso del crack, pari al 65,2 %. Nonostante questo la preoccupazione maggiore è data dalla cocaina che resta al primo posto per sostanze da cui i neo entrati di dicono dipendenti, pari al 39,4%, il crack al secondo con 26,2 %, mentre l’eroina si ferma al 16,6%. Collegato a questo dato, la modalità di assunzione delle sostanze, che vede in continuo calo l’uso per via iniettiva, pari solo al 21,6% fra i nuovi entrati, e in costante calo rispetto al passato, considerato che nel 2015 l’utilizzo di sostanze per via iniettiva era ancora pari al 42%.

In leggero aumento anche l’utilizzo delle droghe sintetiche, con l’ecstasy utilizzata dal 54,5% (44% l’anno precedente), ben superiore all’eroina, le amfetamine al 29% (26,6%), la ketamina al 30,9% (25,7%) e gli allucinogeni al 24,3% (26,9%). Il 18,3% ha inoltre fatto uso di psicofarmaci, di cui oltre il 15% in maniera continuativa. Il 41,2% di chi ne ha fatto un uso continuativo, ha iniziato ad abusarne entro i 25 anni. Viste queste percentuali è facile intuire che la poliassunzione riguarda gran parte dei neo entrati (88,3%), un dato costante dal 2015 ad oggi, visto che non è mai stato inferiore all’85%. Va sottolineato come il 51% fosse solito alla pratica del bindge drinking.

Da segnalare che fra i 583 nuovi ingressi del periodo preso in considerazione, ben 39 (33 l’anno precedente) sono minorenni, di cui 20 ragazze e 19 ragazzi. Va sottolineato che i due centri minori presenti in comunità sono per giovanissimi con vari problemi di devianza e quindi non solo di dipendenza, anche se è indubbio che a San Patrignano spesso arrivano anche perché hanno già fatto le loro prime esperienze con alcol e sostanze. In particolar modo ben 7 ragazze registravano già una dipendenza da crack o da eroina.

Rispetto alle persone entrate fra maggio 2022 e aprile 2023, si è mantenuta all’incirca la stessa percentuale degli anni precedenti fra uomini e donne, con queste ultime che si sono attestate al 18,5%, mentre l’età di chi ha fatto il suo ingresso in comunità è stato per lo più fra i 26 e i 35 anni (37,2%) con un’età media di 32 anni (fra i maschi 34 e fra le donne 28). Nuovi entrati che sono espressione di tutto lo Stivale con il maggior numero delle persone da Emilia-Romagna (79), veneto (64) Lombardia e Campania (62) e Toscana (50). Sul totale, sono stati 27 gli stranieri che hanno fatto il loro ingresso in comunità, anche questi in aumento dopo il periodo covid, di cui 9 arrivati dal loro Paese di origine (due dall’Albania, uno dalla Bulgaria, tre dalla Croazia, due dalla Romania e uno dagli Usa) mentre gli altri erano già presenti sul suolo italiano.

Da segnalare che sono 98 le persone che hanno avuto almeno un ingresso in carcere, di cui 29 quelle che sono arrivate in comunità in regime di pena alternativa. Un problema dipendenza che continua a colpire indirettamente anche tanti bimbi, visto che delle 583 persone entrate in percorso, ben 142 hanno lasciato a casa almeno un figlio. I padri sono 123 e 19 le madri. Non nuovo infine il problema di ragazzi che hanno almeno uno dei due genitori alle prese o con alle spalle una dipendenza, ben 113 (19,3% del totale).

 


26 Giugno 2023
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