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Il modello San Patrignano in Scozia: un sogno possibile

Esattamente sul modello di San Patrignano, ispirazione per il progetto di Mark Bitel, presidente di IFDAS (Independence From drugs and alcohol Scotland). Si chiamerà IF e per conoscere meglio la realtà della comunità e la sua organizzazione interna, Bitel e una parte del consiglio direttivo dell’organizzazione, seppur ancora in via di definizione, hanno visitato oggi la Comunità per poi proseguire domani con la visita alla sede di Trento. Con Bitel, Sir John Elvidge, Neil McKeganey, Faye Murfet, Sian Fiddimore e Tony Gross.

«In Scozia le politiche governative per il recupero dei tossicodipendenti si basano esclusivamente sulla somministrazione di massicce dosi di metadone», spiega Mark Bitel. «Dopo aver visitato una prima volta San Patrignano a settembre scorso, siamo stati ispirati a creare una comunità di recupero autosufficiente che supporti le persone nel ricominciare una vita senza droga. IF sarà basata sugli stessi principi di astinenza, fiducia, sostegno reciproco, impresa sociale, rispetto per la vita e responsabilità».

Partito meno di un anno fa il progetto di Mark è diventato mese dopo mese sempre più concreto. «A maggio – spiega – abbiamo registrato l’organizzazione come ente caritatevole e a partire da settembre avvieremo una raccolta fondi per costruire una struttura. Con l’intenzione di rendere economicamente autosufficiente la comunità nel giro di sette anni». Quasi pronto invece il consiglio direttivo, che si comporrà di 12 membri di cui 7 già all’attivo. Oltre al gruppo in visita anche Val Tallon, membro del governo scozzese.

Con una storia di tossicodipendenza alla spalle, Bitel conosce profondamente la situazione della diffusione delle droghe in Scozia, dove il vero problema negli ultimi tempi è diventato il metadone. Usata dalle politiche pubbliche come unico strumento di assistenza ai tossicodipendenti, la sostanza è al centro di un mercato illegale proprio per le eccessive prescizioni. «Tra il 2010 e il 2011 – continua Bitel – 586 persone sono morte in Scozia per overdose. Il metadone è responnsabile del 47% di questi decessi».

comunicati

4 Giugno 2013
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