Dona ora Acquista i prodotti

Porti Possibili, a Brescia una mostra sull’accoglienza con le opere della Collezione San Patrignano

Una mostra che parla di accoglienza, integrazione di dialogo fra culture. E’ l’instant exhibition “Porti Possibili. 6 artisti per l’accoglienza. Dalla Collezione San Patrignano – Work in progress”, portata a Brescia dal Comune, dalla Fondazione Brescia Musei e dalla Fondazione San Patrignano. La mostra, aperta da oggi al pubblico e allestita nello straordinario spazio della Basilica di San Salvatore, ha come obiettivo principale quello di sensibilizzare il pubblico rispetto ai temi dell’accoglienza e dell’integrazione, attraverso una selezione di opere contemporanee, che affrontano nello specifico questi argomenti, prestate dalla Fondazione San Patrignano.

Con opere scelte da Clarice Pecori Giraldi, coordinatore curatoriale della collezione di San Patrignano, la mostra “Porti Possibili. 6 artisti per l’accoglienza. Dalla Collezione San Patrignano – Work in progress” mette in scena sei grandi voci del contemporaneo con 7 installazioni: Vanessa Beecroft, Shilpa Gupta, Giovanni Iudice, Luca Pignatelli, Pietro Ruffo, Velasco Vitali.

Allestite nella Basilica di San Salvatore, nelle 7 installazioni il concetto di accoglienza si sviluppa tra mito e spiritualità. Si tratta di una esclusiva selezione di opere, posta in diretto dialogo con l’architettura religiosa, le storie narrate, i riferimenti simbolici e i particolari artistici e architettonici della navata e delle cappelle laterali della Basilica, dando significato di testimonianza al patrimonio artistico e monumentale.

La mostra istantanea è nata in occasione della conferenza “Insieme per l’Africa” tenutasi ieri a Brescia, organizzata da Confindustria, Fondazione E4Impact, San Patrignano, International Trade Center – con la collaborazione di Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei – e completa dal punto di vista artistico il progetto di lavoro comune a chiusura della prima edizione del Sustainable Economy Forum, ispirato dall’Agenda delle Nazioni Unite 2030, tenutosi il 12 e 13 aprile 2018 a San Patrignano. Il Forum sull’Economia Sostenibile ha acceso i riflettori sulle tematiche della sostenibilità e responsabilità con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo economico e sociale di una società più prospera e consapevole.

Le opere scelte per la mostra, come “moderne pale d’altare”, vengono proposte all’interno di un monumento, che nelle forme e nel magnifico apparato decorativo unisce l’eredità classica, la cultura germanica e l’influenza bizantina, e che è esso stesso esemplare per i temi da esse narrate. La collezione di San Patrignano comprende in questo senso opere estremamente significative, che rappresentano l’incontro di culture, che simboleggiano il viaggio dei migranti, l’accoglienza dell’altro da sé, il rispetto delle diversità.

A partire dall’opera di Vanessa Beecroft, Madonna with Twins VBSS.02, metafora dell’amore materno e del dono di sé stessi a chi ha più bisogno. Simboleggia la maternità nella sua accezione più estesa e profonda, nel suo valore più grande. Che è quello che fa San Patrignano: accogliere e nutrire, nel corpo e nell’animo, figli che non sono nostri.

Proseguendo con l’opera di Shilpa Gupta, I look at things with eyes different form yours, sull’aprirsi a sguardi differenti; con Persepoli, la provocatoria opera di Luca Pignatelli, già al centro dell’attenzione mediatica per il suo voler far dialogare ed integrare linguaggi, sensibilità e religioni; con Velasco Vitali e il suo bozzetto di Sbarco a Milano, rappresentazione di una migrazione sì interna, ma non meno approdo nell’ignoto.

Fino alle intense opere di Giovanni Iudice che immagina inusitati approdi in Nuvole a Venezia e dialettici accostamenti in Asino 2018 d.C., in perfetto dialogo con l’Italia a pezzi di Pietro Ruffo, dinamica rappresentazione del tortuoso percorso dei popoli attraverso la storia.

La mostra inaugura al pubblico oggi venerdì 22 febbraio e sarà aperta fino al 21 marzo. L’ingresso alla mostra è compreso nel biglietto del Museo di Santa Giulia. Fondazione Brescia Musei, per questo progetto fortemente legato a temi della cittadinanza e dell’inclusione, per agevolare e incentivare tutti i pubblici, ha istituito l’ingresso gratuito nelle ultime due ore di apertura del museo: da martedì a venerdì dalle ore 15.00 (ultimo ingresso ore 16.00); sabato dalle ore 19.00 (ultimo ingresso ore 20.00); domenica dalle ore 16.00 (ultimo ingresso ore 17.00). Una bella occasione di visitare la mostra e, non solo, di tornare a trascorrere qualche ora tra le meraviglie architettoniche del museo.


22 Febbraio 2019
condividi
Iscriviti alla Newsletter e resta in contatto con noi!