“Uno degli strumenti più importanti è proprio il dialogo con gli studenti, la collaborazione che nasce creando un rapporto d’amicizia che va ben oltre il binomio insegnante alunno”, riprende la professoressa Marino, “ma che si basa su uno scambio reciproco di idee e conoscenze”.
Proprio per questo, gli insegnanti e l’Istituto hanno ideato un progetto a cui partecipano attivamente anche gli studenti che prende il nome di ‘Progetto educazione alla salute’, tra le cui attività c’è ‘Liberi di scegliere’, che si occupa di tre problematiche fondamentali: violenza, droga ed alcool.
Per quanto riguarda il problema droga i ragazzi sono assistiti da un team di medici, psicologi ed insegnanti con i quali parlano durante le assemblee di istituto. Un impegno significativo della scuola quindi che, nella figura degli insegnanti, cerca di essere un punto di riferimento per i ragazzi e di instaurare un confronto continuo con le famiglie. “Non tutti i genitori però sono disposti al dialogo”, ci dice una professoressa. “Capita che si preoccupino più del profitto scolastico dei propri figli che dei loro disagi, spesso ignorando o sottovalutando situazioni che potrebbero sfociare in comportamenti a rischio”.